La riduzione delle emissioni inquinanti è tra le principali sfide del settore delle automotive: la tecnologia ibrida è una delle soluzioni che ha riscosso maggiore successo.
I più recenti fatti di cronaca hanno (ri)portato alla ribalta il tema del surriscaldamento globale, dell’inquinamento e dell’ecosostenibilità. Le tante manifestazioni del ‘Fridays for Future’ ispirate dall’attivismo di Greta Thunberg hanno posto l’accento su un problema che, troppo spesso, non gode della dovuta risonanza ma che tocca da vicino molti comparti dell’economia mondiale. Uno di questi è certamente quello automobilistico, un settore industriale tra i più sensibili ai problemi legati all’ambiente.
Nel corso degli ultimi decenni, le normative sulle emissioni inquinanti si sono fatte sempre più stringenti, costringendo le Case costruttrici a sviluppare tecnologie in grado di rispettare parametri via via più severi. Anche le amministrazioni locali hanno iniziato a prendere provvedimenti dello stesso tenore, come ad esempio le zone ZTL, le giornate di blocco traffico o i divieti di circolazione in base alla categoria di omologazione dei veicoli.
Il mondo elettrico del settore auto
Le Case automobilistiche hanno messo a punto diverse soluzioni nel tentativo di ridurre la produzione di inquinanti delle proprie vetture di produzione. Una di queste è rappresentata dalle motorizzazioni ibride. In generale, un sistema di alimentazione ibrido abbina un motore a combustione interna ad un motorino elettrico alimentato da un pacco di batterie. Attualmente questa tecnologia è proposta in due varianti: autonoma e ‘plug-in’. La prima prevede che l’intero sistema di alimentazione sia in grado di ricaricarsi autonomamente mentre nella seconda deve essere ricaricato da una fonte esterna.
Nella maggior parte dei casi, i modelli di auto ibride sono derivati da versioni di serie già esistenti ed equipaggiate con motori a benzina o diesel. In tal caso, si parla di (parziale) elettrificazione della gamma.
Gamma Suzuki ibrida: tecnologia e modelli
La Suzuki è tra i marchi che ha messo a punto una tecnologia ibrida specifica, il sistema HYBRID. Quest’ultimo sfrutta un alternatore ISG (Integrated Starter Generator) e un pacco di batterie agli ioni di litio ad elevata capacità particolarmente compatto (pesa poco più di 6 kg ed è alloggiato sotto il sedile del guidatore). In generale, il sistema riduce sensibilmente le emissioni, grazie anche alle nuove piattaforme, più leggere e robuste, che diminuiscono ulteriormente il peso della vettura.
La tecnologia ibrida Suzuki è di tipo autonomo: le batterie non devono essere ricaricate dall’esterno ma si rigenerano autonomamente in fase di decelerazione grazie all’alternatore ISG. I modelli che offrono questo tipo di tecnologia sono la Swift, la Baleno e la Ignis. Ecco il video di presentazione della gamma Hybrid:
La Suzuki Swift ibrida: compatta, ‘eco’ e 4×4
Giunta alla quinta generazione, la city car del marchio giapponese offre la motorizzazione ibrida per tre allestimenti, due con la trazione anteriore (Cool e Top) e uno con le quattro ruote motrici (AllGrip).
Il sistema di propulsione comprende un motore endotermico a 4 cilindri in linea da 1.242 cc di cilindrata in grado di sviluppare 90 CV ad un regime di 6.000 giri al minuto e una coppia motore di 120 Nm a 4.400 giri. Omologato secondo il protocollo Euro 6D-Temp, è abbinato ad un cambio manuale a cinque marce ed alla trazione anteriore. Per quanto riguarda le prestazioni, la velocità massima è di 180 km/h mentre il tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h è di 11.9 secondi. Stando ai dati forniti dal costruttore, i riscontri relativi a consumi ed emissioni sono i seguenti:
- Consumo ciclo urbano (NEDC): 4.6 – 4.7 l/100 km;
- Consumo ciclo extra urbano (NEDC): 3.9 – 4.0 l/100 km;
- Consumo ciclo combinato (NEDC): 4.1 – 4.2 l/100 km;
- Emissioni CO2 (NEDC): 94 – 96 g/km;
- Consumo ciclo combinato (WLTP): 5.0 – 5.4 l/100 km;
- Emissioni CO2 (WLTP): 113 – 121 g/km.
I prezzi di listino della gamma Suzuki Swift ibrida vanno dai 15.990 euro della versione d’ingresso (Cool) ai 19.490 euro necessari per acquistare la variante Top a trazione integrale.
Il modello è disponibile in sette colori di carrozzeria, tra i quali uno solo pastello (Rosso Marrakech); le opzioni Rosso Cordoba, Blu Azzorre, Argento New York, Grigio Londra e Nero Dubai sono metallizzate e abbinabili al tettuccio nero o argentato.
La versione d’ingresso (Cool) è equipaggiata con servosterzo elettrico EPS, climatizzatore manuale, telecamera posteriore e infotainment con schermo touch da 7”, USB, AUX e comandi al volante. L’allestimento Top offre il climatizzatore automatico, l’Adaptive Cruise Control di serie, sistema Start&Stop e navigatore con mappe 3D. La variante a trazione integrale è fornita anche del sistema “My Drive”.
Suzuki Ignis: l’Urban SUV è anche ibrido a trazione integrale
Caratterizzata da un design più muscolare rispetto a quello della Swift, la Ignis in versione ibrida è spinta dallo stesso 4 cilindri da 1.2 litri e 90 CV. Il sistema di propulsione, abbinato al cambio meccanico a cinque rapporti, offre prestazioni molto simili: 170 km/h di velocità massima con la trazione anteriore e 165 km/h con le quattro ruote motrici. La Casa giapponese riferisce i seguenti dati relativi a consumi ed emissioni:
- Consumo ciclo urbano (NEDC): 4.7 l/100 km;
- Consumo ciclo extra urbano (NEDC): 4.1 l/100 km;
- Consumo ciclo combinato (NEDC): 4.7 l/100 km;
- Emissioni CO2 (NEDC): 98 – 99 g/km;
- Consumo ciclo combinato (WLTP): 5.2 – 5.4 l/100 km;
- Emissioni CO2 (WLTP): 117 – 122 g/km.
Per quanto riguarda la carrozzeria, la Ignis è disponibile nei colori già offerti per la Swift ai quali si aggiungono l’Arancione Amsterdam e il Bianco Artico. L’equipaggiamento di serie, invece, comprende – per la versione base – oltre alla dotazione in comune con la Swift, il controllo elettronico della stabilità e della trazione, ABS con EBD e assistenza alla frenata.
A listino, la Ignis ibrida è proposta a prezzi compresi tra 15.700 e 18.450 euro.
Suzuki Baleno ibrida: una berlina a bassi consumi
La gamma delle ibride Suzuki si completa con una berlina cinque porte di taglia media, la Baleno, proposta con motorizzazione ibrida (la stessa degli altri due modelli) su un solo allestimento, la versione Top. Stando ai dati forniti dalla Casa nipponica, la Baleno raggiunge i 180 km/h di velocità di punta mentre per quanto riguarda consumi ed emissioni, i riscontri ufficiali sono i seguenti:
- Consumo ciclo urbano (NEDC): 4.9 – 5.0 l/100 km;
- Consumo ciclo extra urbano (NEDC): 4.0 – 4.1 l/100 km;
- Consumo ciclo combinato (NEDC): 4.3 – 4.4 l/100 km;
- Emissioni CO2 (NEDC): 99 – 101 g/km;
- Consumo ciclo combinato (WLTP): 4.3 – 4.4 l/100 km;
- Emissioni CO2 (WLTP): 99 – 101 g/km.
Gli accessori di serie che caratterizzano la dotazione della Baleno ibrida sono: il climatizzatore manuale, l’infotainment con schermo touch da 7”, il navigatore con mappe 3D, la telecamera posteriore, i cerchi in lega da 16”, il volante multifunzione in pelle e l’ABS con ESP. Il modello costa, al nuovo, 17.600 euro.
Dove conoscere la gamma Suzuki Hybrid?
Se siamo curiosi di conoscere l’ibrido del futuro di Suzuki, i concessionari Autogrup S sono sempre disponibili per mostrare i vantaggi dell’ibrido Suzuki nella zona di Torino e dintorni.
Fonte foto articolo: media.suzuki.co.uk
Fonte foto copertina: auto.suzuki.it/promozioni/4683/suzuki-hybrid—l-ibrido-del-futuro.aspx